Power Profile ciclismo

Power Profile: come e perché crearlo

La performance nel ciclismo è influenzata da numerosi fattori, in primis dalle caratteristiche tecniche dell’atleta. Il Power Profile nasce proprio con l’intento di dare una valutazione oggettiva alle principali capacità fisiche di ciascun ciclista.

Quante volte avete sentito frasi come “io in volata sono fermo!”, o “sono più portato per le salite lunghe che per quelle brevi”, e probabilmente a volte le avete dette voi stessi. Spesso si tratta di affermazioni basate su sensazioni personali, influenzate da paragoni fatti con gli amici o da risultati ottenuti in gara, che a volte potrebbero però risultare fuorvianti.

Si può perdere una volata non solo per un basso picco di potenza, ma perché magari semplicemente non si è capaci di sprintare, o si può soffrire una sforzo breve perché non ci si è scaldati abbastanza o si è sbagliata la gestione dello sforzo, ecc.

 

PERCHÉ DOVRESTE CREARE UN VOSTRO PROFILO DI POTENZA?

Fa parte della natura del ciclista confrontarsi con gli altri per sapere “chi è più forte?”, per capire “a che livello sono?”.

Il Power Profile fa proprio questo. Suddividendo i valori di ciascuno in categorie e mettendoli in relazione a quelli di tutti gli altri, vi aiuta a scoprire quali sono effettivamente le vostre doti. Ad esempio siete portati più per sforzi esplosivi o siete dei “diesel” che escono sulla distanza? A che livello siete in grado di competere? Quali sono i vostri punti di forza e quali i punti deboli?

test lattato

Rappresenta quindi uno strumento pratico sia per distinguere il livello dei ciclisti, che per individuarne le caratteristiche (Leo et al. 2021). E inoltre il Power Profile è direttamente influenzato dalla tipologia degli allenamenti eseguiti e delle gare svolte, riflettendone i risultati e l’efficacia (Leo et al. 2020).

 

COME CREARE IL PROPRIO POWER PROFILE

L’obiettivo è testare i propri picchi di potenza su diverse durate, ognuna rappresentante una capacità fondamentale (e legate al concetto delle classiche 7 zone di allenamento secondo la classificazione di Coggan):

Nel test del Power Profile, ideato dallo stesso Andrew Coggan, si rilevano:

  • MMP 5’’: valuta la Potenza Neuromuscolare, corrispondente alla Z7
  • MMP 1’: valuta la Capacità Anerobica, corrispondente alla Z6
  • MMP 5’: valuta il Vo2max corrispondente alla Z5

Questi tre valori, combinati con quello della FTP (che valuta la Soglia Lattacida, Z4), forniscono i dati per completare appunto il proprio Profilo di Potenza.

IL TEST

Il protocollo prevede di eseguire:

  • 20’/30’ riscaldamento
  • 1’ alla massima intensità
  • 10’ recupero
  • 5’ alla massima intensità
  • 10’ recupero
  • 2 sprint da 15’’ separati da 3’ di recupero
  • 10’/15’ defaticamento

OTTENERE IL PROPRIO PROFILO

Una volta eseguito il test del Power Profile e quello della FTP, i 4 valori ottenuti devono essere prima messi in relazione al proprio peso corporeo e poi inseriti nell’apposita tabella riportata nell’immagine sottostante.

Power Profile

Power Profile Chart, preso dal libro “Training and Racing with a Power Meter” di Allen, Coggan e McGregor, Velopress 2019

Se utilizzate un normale software di analisi, probabilmente creerà automaticamente il vostro Power Profile senza bisogno che ricerchiate voi la tabella e che facciate alcun calcolo.

Quello che risulterà sarà quindi un grafico come potrebbe essere ad esempio questo:

Power Profile

Power Profile chart, immagine presa dal libro “Training and racing with a power meter” di Allen, Coggan e McGregor, Velopress 2019

 

PUNTI DI FORZA E PUNTI DEBOLI

Una domanda che faccio sempre ai nuovi atleti all’inizio della programmazione è: quali sono i tuoi punti di forza e quali i punti deboli? E può sembrar strano ma, molti non sanno dare una risposta!

Il grande pregio del Power Profile è quello di mettere facilmente e chiaramente in evidenza i potenziali punti deboli e punti di forza facendoli balzare immediatamente alla vista.

Si nota subito infatti se ci sono caratteristiche nettamente migliori o peggiori di altre, ad esempio se si hanno valori migliori sulle brevi o sulle lunghe durate, o se magari si ha un profilo equilibrato in ogni colonna.

Queste informazioni forniscono una maggiore consapevolezza sia all’atleta che al preparatore e, se usate correttamente, possono migliorare la programmazione della propria preparazione e la gestione delle competizioni.

Potreste infatti decidere di migliorare un determinato fattore che limita la performance, o scegliere di orientarvi verso competizioni che mettono in risalto le vostre migliori capacità aumentando le possibilità di successo.

Facciamo un paio di esempi:

Power Profile Sprinter

Giandomenico ha il valore della prima colonna (MMP 5’’) nettamente migliore rispetto agli altri. Alla ricerca del risultato, si dedicherà a gare a su pista o gare a circuito, dove potrà valorizzare la sua capacità di esprimere altissime potenze in tempi brevi. Allo stesso tempo, allenare i punti deboli migliorando la sua FTP lo porterà nel tempo a diventare competitivo anche in gare più lunghe con magari un dislivello ridotto, dove resistendo sulla distanza potrà poi farsi valere in un arrivo in volata.

 

power profile crono

Al contrario, Franco sembra essere molto scarso nelle brevi durate. Visto che la capacità di esprimere potenza negli sprint può essere allenata limitatamente essendo molto influenzata dalla genetica, preferirà concentrarsi sul migliorare il più possibile la sua Soglia Lattacida, cercando di farsi valere in Gran Fondo con un’altimetria regolare, preferendo lunghe salite a brevi sforzi ripetuti.

 

CONCLUSIONI

Essere in grado di determinare e valutare le proprie caratteristiche è fondamentale per gestire nel migliore dei modi la propria preparazione.

Conoscere i propri punti di forza e i propri punti deboli e seguirne la loro evoluzione nel tempo, può dare notevoli vantaggi per ottimizzare e impostare sia gli allenamenti che le competizioni.

Il Power Profile risulta essere uno strumento attendibile per valutare le capacità fisiche dei ciclisti (Pinot e Grappe 2011) e per aumentare la consapevolezza di sé stessi, delle proprie capacità e del proprio potenziale, migliorando la qualità dell’esperienza sulle due ruote.

 

BIBLIOGRAFIA

  • “Training and racing with a power meter.” – Hunter Allen, Andrew Coggan, Stephen McGregor, 2019 Velopress
  • “Power Profiling, Workload Characteristics, and Race Performance of U23 and Professional Cyclists During the Multistage Race Tour of the Alps” – Peter Leo, James Spragg, Iñigo Mujika, Andrea Giorgi, Dan Lorang, Dieter Simon, Justin S Lawley (2021)
  • “The record power profile to assess performance in elite cyclists” – J Pinot, F Grappe (2011)
  • “Training Characteristics and Power Profile of Professional U23 Cyclists throughout a Competitive Season” – Peter Leo, James Spragg, Dieter Simon, Justin S Lawley, Iñigo Mujika (2020)

 

Daniele Bazzana – BC Training

Preparatore Atletico e Biomeccanico

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